MORAINIC HILLS 1
Discovering the Risorgimento
50% Culture | 20% Nature | 30% Food & Wine
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE / SOLFERINO / CAVRIANA
Cultura
50%
Enogastronomia
30%
Natura
20%
Descrizione dell'itinerario
Mantova
120 km
2 Giorni
In the heart of the Morainic Hills of Garda, a landscape shaped by the retreat of an ancient glacier, unfolds a fascinating route filled with unique flavors and rich cultural heritage. These fertile undulations, known for exquisite specialties and fine wines, also hold significant historical importance, particularly from the Risorgimento period. This journey between past and present begins in Castiglione delle Stiviere, the gateway to the Morainic Hills and a town with medieval origins linked to the Gonzaga dynasty. The historic center preserves the Gonzaga castle, as well as noteworthy religious and civic architecture. One of these, the 18th-century Palazzo Triuzzi Longhi, now houses the Red Cross Museum, a must-see exhibition celebrating this prominent humanitarian organization. A stop at the Dispensa dei Vini e dei Sapori Mantovani, located at the tourist information center, offers a chance to explore and taste local food and wine specialties.
The itinerary continues to Solferino, famous for the historic battle of June 24, 1859, during the Second Italian War of Independence. Positioned on an elevated site, its scenic square is an ideal starting point for exploring the area. Visit the ancient Rocca, now an engaging museum and the Red Cross Memorial. A short distance away, the Risorgimento Museum and adjacent ossuary housed in the church of San Pietro in Vincoli are must-sees.
A few kilometers separate Solferino from Cavriana, the final stop on the itinerary. This charming village has prehistoric origins, evidenced by valuable findings from archaeological excavations in the area. The historic center is built around the hill where an ancient castle once stood, of which only a few remains survive. Below it lies Villa Mirra, an elegant 18th-century palace and cultural hub. Its rooms once hosted figures such as Emperor Franz Joseph and Napoleon III. One wing of the building now houses the Alto Mantovano Archaeological Museum, one of the richest and most fascinating in Lombardy. The journey ends just outside the center, in the serene natural setting of the Sanctuary of the Madonna della Pieve, a captivating 12th-century Romanesque church.
I Consigli di mantova strada
Dove
mangiare
Dove
Degustare
Az. Agricola Paolucci – Vini Ros
Via Pietro Nenni, 5,
46043 Castiglione delle Stiviere (MN)
Az. Agricola Cobelli
Strada Madonna della Porta, 12 Loc. Bande
46040 CAVRIANA (MN)
www.cantinacobellibastia.it
Cantina Bertagna
Strada Madonna della Porta, 14 Loc. Bande
46040 CAVRIANA (MN)
www.cantinabertagna.it
Cantine Cattani
Strada Cavallara, 2 Loc. Dondino
46040 CAVRIANA (MN)
www.cantinacattani.it
Casa Primavera
Strada primavera, 2
46040 CAVRIANA (MN)
www.cantinacasaprimavera.it
Strutture
ricettive
AGRITURISMO CORTE FATTORI
Strada Moscatello, 129
46040 Castellaro Lagusello
www.cortefattori.it
Le tappe
La visita di Castiglione prende vita dall’antico castello appartenuto alla famiglia Gonzaga, originario del XV secolo. Lo si raggiunge tramite la storica via Ripa del Castello, suggestivo viale acciottolato che da piazza Dallò conduce fino all’ingresso. Del complesso si sono preservati solo la suggestiva torre dell’orologio e parte delle mura. Qui nel 1568 vi nacque Luigi, primogenito del marchese Ferrante, religioso della Compagnia di Gesù, beatificato pochi anni dopo la sua prematura morte avvenuta nel 1591. A san Luigi, patrono della città e della gioventù, è intitolata la bella basilica in stile barocco situata poco distante. Da non perdere poi la visita al duomo e al Museo aloisiano, ospitato nell’antico collegio delle Vergini di Gesù e custode di importanti testimonianze come mobilio, ritratti e suppellettili risalenti al XVII sec. d.C..
La scoperta prosegue nelle vie del centro storico, tra palazzi nobiliari e le numerose fontane che sono valse alla cittadina l’appellativo di “paese delle fontane”. Si attraversa la storia fino all’epoca risorgimentale raggiungendo poi Palazzo Triuzzi Longhi, sede del Museo della Croce Rossa. Fu proprio a Castiglione delle Stiviere che Henry Dunant, ispirato dai soccorsi prestati dagli abitanti ai soldati nel corso della terribile battaglia di Solferino, formulò nel 1859 l’idea di un ente sovranazionale capace di garantire soccorso umanitario. Il museo, tappa imperdibile dell’itinerario, ne racconta storia ed evoluzione attraverso l’esposizione di un’ampia collezione di reperti, attrezzature e documenti di straordinario valore. Il percorso risorgimentale riporta infine lungo via Ripa di Castello: qui un tempo si affacciavano le carceri che ospitarono il patriota Tito Speri, uno dei “martiri di Belfiore”. In cima alla scalinata la statua di Giovanni Chiassi rende onore all’ingegnere castiglionese, colonnello di Garibaldi, che morì nella battaglia di Bezzecca.
La visita non può che concludersi con un piatto di Malfacc, deliziosi gnocchetti alle erbe, e il delizioso salame nostrano, entrambi insigniti della De. Co.. Imperdibile anche un assaggio dell’Anello di san Luigi, tradizionale ciambella con scaglie di mandorle dedicata al patrono della città.
Legato a doppio filo con la famosa battaglia del 1859 e le vicende risorgimentali che lo hanno investito, questo antico borgo ha origine in epoca medievale. L’antica piazza ospitava in origine il castello che il marchese Orazio Gonzaga fece rimodellare a residenza personale. Del complesso originario sono visibili oggi solamente la porta d’accesso e la chiesa di san Nicola, oltre ad un piccolo tratto di mura. Una breve camminata conduce alla sommità del colle su cui sorge il paese, dove svetta la Rocca. Chiamata la “Spia d’Italia” per via della sua posizione strategica, ospita oggi un percorso museale dedicato alla storica battaglia. Risalendo la passatoia in legno si possono ammirare testimonianze e installazioni. Sbucando poi al vertice si viene investiti da una vista mozzafiato a trecentosessanta gradi, dal lago di Garda al territorio delle colline moreniche.
Poco distante si raggiunge il memoriale della Croce Rossa, eretto in occasione del centenario della battaglia, e il Museo risorgimentale, preziosa risorsa per chi vuole approfondire la conoscenza di questo fondamentale periodo storico.
Un breve viale alberato poco lontano dal museo conduce infine alla piccola chiesa di san Pietro in Vincoli dove al suo interno trova spazio il suggestivo ossario, che ospita le spoglie di migliaia di caduti di entrambi gli eserciti. Ricca non solo dal punto di vista storico, Solferino custodisce due piatti tipici che hanno ottenuto la certificazione De.Co.: i Capunsèl di Solferino, gustosi gnocchi di pane, e la Busulà de Sulfrì, antica ciambella tradizionale.
Un borgo letteralmente attraversato dalla storia sin dall’Età del Bronzo, come testimoniato dai ritrovamenti presso il sito palafitticolo di Bande di Cavriana, Patrimonio dell’umanità Unesco.
Anche i romani lasciarono numerose tracce nel territorio cavrianese: edifici residenziali, necropoli e acquedotti, a testimonianza dell’importanza della località, situata nei pressi dell’antica Via Postumia, che collegava l’odierna Genova con Aquileia attraversando tutta la Pianura Padana. Questo eccezionale patrimonio storico è preservato e raccontato nei locali del Museo archeologico dell’Alto Mantovano, situato in un’ala di Villa Mirra, nel cuore di Cavriana. Uno spazio espositivo ma anche di studio, dove il visitatore, anche quello più inesperto o il semplice curioso, viene accompagnato attraverso l’affascinante storia di questo territorio.
Villa Mirra non ospita solo il museo ma è uno spazio comunale multifunzionale, anch’esso ricco di storia. Nelle sue stanze soggiornarono sia l’imperatore austriaco Francesco Giuseppe che Napoleone III, il quale ricevette proprio qui la notizia della vittoria nella battaglia di Solferino. Nel centenario della battaglia qui si incontrarono anche il presidente francese Charles De Gaulle e Giovanni Gronchi, allora Presidente della Repubblica. La villa è posta ai piedi dell’antico castello, raggiungibile con una bella passeggiata che conduce in cima al colle. Qui sono visibili i resti del complesso, distrutto dagli austriaci nel Settecento, impreziositi da un notevole panorama sui dintorni. Poco distante imperdibile è la pieve di santa Maria, risalente all’XI sec. d.C.. Un’eccezionale costruzione in stile romanico con una notevole muratura composita e policroma. Gli ultimi interventi di preservazione, risalenti al secondo Dopoguerra, hanno restituito alla pieve il fascino originale, eliminando buona parte delle modifiche apportate nei secoli precedenti e riparando i danni subiti durante il conflitto. Per una degna conclusione, non può mancare l’assaggio della torta di san Biagio, dolce tradizionale a base di mandorle dedicato al patrono del paese, da abbinare ad un calice di vino passito di Lugana.
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